"Le differenze devono essere usate!"
Questo sarà l'argomento introduttivo che utilizzerò in un prossimo evento formativo/forum.
Parto così:
"Le differenze sono il motivo per cui è poi possibile compiere delle scelte, ma non si deve aver paura delle proprie differenze, non esistono differenze cattive ma piuttosto differenze usate male o mal spiegate.

Gli agenti d'affari in mediazione immobiliare hanno seguito un iter istituzionale, un percorso abilitante per poter acceder al titolo di mediatore immobiliare, questa è una differenza assoluta tra loro, e chi si mette a proporre immobili senza questa abilitazione, è forse una brutta differenza?
E non stiamo già parlando di abusivi, cioè di persone che millantano il titolo e i diritti del mediatore, ma anche figure che possono proporre immobili ma decidono di farlo senza regole, senza doveri da rispettare e oneri da sostenere.

In cambio di questa abilitazione il mediatore ha dei diritti, importanti. Non solo il diritto ad usare il titolo di mediatore immobiliare, ma anche di avvalersi di leggi specifiche che ne sanciscono il diritto alla provvigione e che chiariscono come questo diritto maturi. Il diritto a vedersi garantito un compenso minimo certo e da un Ente dello stato, l'Ente delle Camere di commercio negli "usi e consuetudini", qualora nascano delle controversie con i clienti. Sono queste delle brutte differenze? assolutamente no, sono differenze che prendono la forma di certezze solide anche per i clienti, ma devono essere ben spiegate loro.

Il mediatore abilitato ha anche dei doveri, impegnativi specifici del proprio titolo: rimetterci l'abilitazione se si finisce condannati o se si ricevono sanzioni amministrative specifiche, e l'obbligo di assicurazione professionale a tutela dei clienti; sono forse queste differenze negative? sono differenze di cui avere paura?
CHIARIAMOLO SUBITO: SE AVETE PAURA DI QUANTO DIFFERENZIA IL VOSTRO TITOLO DAGLI ALTRI, cancellatevi dal registro imprese come mediatori, fate altro, vivrete meglio! ...." che ne dite?