Ieri abbiamo testato un browser a cui hanno integrato l'AI ChatGPT, (non vi diamo il link perché stiamo cercando ancora di capirci di più).
Le parti in blu sono le nostre domande, quelle in chiaro sono le risposte della AI.
Abbiamo cercato: "Trova annunci di case in vendita a Verona: zona Golosine e Stadio, con due camere da letto e due bagni, prezzo massimo 220.000 euro. Gli annunci devono essere di inserzionisti privati.", quindi una domanda diretta, che avremmo potuto fare anche a voce attraverso la funzione microfono dello smartphone.
Il primo risultato che visualizziamo è un banale e semplice risultato da motore di ricerca, un elenco di link e testo che contiene di tutto, pubblicità che parla di annunci immobiliari ma che non ci porta ai risultati richiesti, e poi annunci che contengono solo parzialmente quanto abbiamo richiesto, ad esempio con prezzi che vanno dai 220mila ai 50mila euro, insomma niente di davvero utile.
Su questo risultato abbiamo attivato l'intervento della AI per analizzare i risultati stessi. La AI ha lavorato in pochi secondi: partendo dal testo della nostra ricerca, ha analizzato tutti i testi dei risultati, ed ha smistato tutti gli annunci in elenco (premetto che lo strumento è volontariamente incompleto, poiché gli sviluppatori non gli permettono di estrarre e renderci disponibili i link dei singoli risultati, se ancora attivi nel web, vanificando in modo importante l'utilità di questa ricerca, per ora), e cosa ci ha restituito? L'elenco che vedete nell'immagine, a cui facciamo poi seguire la conversazione che vedete. Direi che siamo sull'orizzonte degli eventi. Molto si può perfezionare, ma si direbbe che mai come ora “tutto è possibile”.
Se i browser dovessero decidere che gli conviene di più fare da soli, per i portali immobiliari tradizionali è finita.
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