Agenti immobiliari: Fiaip e Fimaa chiedono di utilizzare unicamente numero di fattura negli atti notarili

 

Roma, 4 ottobre 2023 - Fiaip e Fimaa, le due principali associazioni di categoria degli agenti immobiliari in Italia, hanno chiesto in audizione al Senato di sostituire, negli atti notarili, il dettaglio del compenso percepito dagli agenti immobiliari con gli estremi della fattura emessa.

La proposta, sostiene Fiaip, è orientata alla tutela della privacy e della riservatezza riguardo gli aspetti economici della prestazione della mediazione, che coinvolge sia il cittadino che l'agente immobiliare, e dalla necessità di "salvaguardare una leale concorrenza andando (l'attuale norma) ad incidere sull'autonomia contrattuale e libera trattativa tra cittadino e professionista che non può non essere inficiata dal fatto che l'importo concordato venga indebitamente portato a conoscenza, in sede di stipula notarile, anche a coloro che non sono i destinatari della fattura (l'altro contraente, il notaio e consulenti spesso presenti alla stipula)".

La modifica richiesta, secondo Fiaip, "non compromette in alcun modo la tracciabilità dei compensi rimanendo salvaguardato il fine ultimo della norma originaria della lotta all'evasione fiscale, trattandosi, di fatto, di una correzione di carattere meramente formale e non sostanziale. Anzi, l'attività di controllo sarà facilitata e rafforzata in quanto, tramite la fatturazione elettronica obbligatoria, si consentirà di risalire digitalmente, seduta stante, al contenuto analitico della fattura".

"La norma attuale non rispetta la privacy e non permette una libera contrattazione sull'ammontare della provvigione - ha dichiarato Gian Battista Baccarini, presidente nazionale della Fiaip -. Se il provvedimento completerà positivamente l'iter parlamentare sarà ripristinato il rispetto professionale dell'agente immobiliare e la tutela alla riservatezza di ciascun contraente, nel definire legittimi differenti accordi provvigionali individuali, mantenendo immutata la virtuosa e condivisa finalità originaria della norma di favorire la legalità nel settore dell'intermediazione immobiliare".

Anche Fimaa indica la soluzione del numero di fattura sui rogiti notarili a sostituzione del dettaglio del compenso percepito, ma oltre a questa modifica la federazione italiana dei mediatori e agenti d'affari, invoca l'intervento anche sulla compatibilità con la mediazione creditizia. "È una questione di privacy - afferma con decisione Maurizio Pezzetta, vicepresidente vicario della Fimaa -. Non vogliamo nascondere nulla, perché non c'è nulla da nascondere. Le stesse finalità possono essere perseguite se nell'atto notarile si indicano gli estremi della fattura emessa".

L'intervento in aula è stato per la Fimaa l'occasione per ribadire la propria richiesta di abolire la norma che consente ai mediatori creditizi di esercitare anche la professione di agente immobiliare, adottando però degli strumenti che consentano la massima collaborazione tra le due figure.

Secondo la Fimaa, è fondamentale abolire la norma che consente ai mediatori creditizi di esercitare anche la professione di agente immobiliare. "La Federazione si batte da sempre per garantire al consumatore un servizio del massimo livello. La sovrapposizione delle due figure non va in questa direzione, anzi può creare dei conflitti di interesse", ha aggiunto Pezzetta.

Proprio per garantire che gli agenti immobiliari maturino tutte le competenze per rispondere alle necessità dei clienti, la Federazione "ha creato con l'Università La Sapienza di Roma il primo ed unico corso di laurea in diritto ed economia della proprietà immobiliare che tende proprio a dare una formazione puntuale ai giovani che vogliono avvicinarsi alla nostra professione e anche a chi già opera e vuole qualificarsi maggiormente".

Le osservazioni di Luca Boscardelli

Alla proposta di Fiaip e Fimaa aggiungiamo il commento di Luca Boscardelli, founder della piattaforma social specialistica AgentiImmobiliari.org.

"La proposta di sostituire il dettaglio del compenso percepito dagli agenti con gli estremi della fattura emessa è un'ottima soluzione" - ha dichiarato Boscardelli -. "In questo modo si tutela la privacy dei contraenti e si garantisce la trasparenza dell'operazione.

Inoltre, è importante sottolineare che gli agenti immobiliari sono una figura regolamentata e responsabilizzata, e che il loro operato è nella piena disponibilità degli organi di controllo. Non c'è quindi motivo di nascondere l'importo della provvigione, che è comunque tracciabile grazie alla fatturazione elettronica obbligatoria. Sul tema delle nuove compatibilità, il punto fondamentale è lavorare su norme e leggi che consentano ai mediatori tutti, creditizi e immobiliari, di garantire la massima indipendenza e imparzialità dell'operato offerto agli utenti".

La Redazione

Foto di Kampus Production

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