Una casa in cui non vi si porti la residenza non è considerata un’abitazione principale. Ad oggi, ai fini dell’esenzione IMU, residenza e domicilio devono necessariamente coincidere per il proprietario della casa e per il suo nucleo familiare. Dunque, l’IMU sarà sempre dovuta nel caso in cui il requisito di coincidenza venga meno.
L’esenzione IMU 2022 si applica sull’abitazione principale in cui il proprietario della casa e il suo nucleo familiare risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente, purché questa non rientri in una delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, ovvero quelle delle case definite “di lusso”.
Tutto chiaro finché consideriamo i coniugi uniti in matrimonio. Ma cosa accade in caso si separino?
Coniugi e IMU abitazione principale: come funziona nel caso di separazione o divorzio:
Lo Spieghiamo con un esempio:
Marco e Rosa sono legalmente separati o divorziati. La casa appartiene a Marco, ma viene assegnata a Rosa in quanto affidataria dei figli. Rosa acquisisce così un diritto di abitazione, pertanto è legalmente dimostrato dalla sentenza che il suo domicilio coincide con la residenza. In concomitanza, l’esenzione dall’IMU (o il pagamento dell’IMU in riferimento a una casa di lusso) sarà attribuita a Rosa benché il proprietario della casa sia Marco. Se nel frattempo Marco, avesse comperato una nuova abitazione, in cui trasferirà residenza e dimora, sebbene quest’ultima una seconda casa per Marco, il fatto però che Rosa sia abitante della prima abitazione e che dunque lui non possa usufruirne, lo esonera dal pagamento dell’IMU sulla seconda.
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