Cresce l'interesse per la nuda proprietà in Italia: Analisi del mercato e tendenze regionali

L'interesse per la nuda proprietà in Italia ha registrato un incremento significativo del 34% rispetto al 2019, nonostante l'aumento del prezzo medio al metro quadro del 6,3%. Attualmente, il costo medio per l'acquisto di un immobile in nuda proprietà è di circa 2.267 euro al metro quadro, come evidenziato da uno studio di Immobiliare.it Insights, branca di Immobiliare.it specializzata in big data e analisi di mercato. Carlo Giordano, membro del consiglio di Immobiliare.it, sottolinea come in un periodo di inflazione elevata, gli investitori cerchino nuove opportunità per il proprio capitale, trovando nella nuda proprietà un'opzione vantaggiosa indipendentemente da preferenze personali o esigenze familiari, con una predilezione per trilocali nei grandi centri urbani.

Nonostante un leggero calo della superficie media degli immobili offerti, passata da 107 a 106 metri quadri, il trilocale rimane la tipologia più comune. L'interesse per la nuda proprietà è cresciuto in tutta Italia, con variazioni notevoli a seconda delle regioni: stabile nel Nord Ovest, in forte aumento nel Nord Est e nel Centro, e addirittura raddoppiato al Sud e nelle Isole. L'età media dei venditori si mantiene elevata, con variazioni minori tra le diverse aree geografiche.

I prezzi mostrano tendenze diverse a livello regionale: nel Sud si registra una diminuzione del 10% del valore, mentre nel Nord Ovest un aumento quasi del 23%, segnando il dato più alto tra le macro-aree. Queste variazioni riflettono non solo le dinamiche di mercato ma anche l'età media dei venditori, che influisce sull'aspettativa di usufrutto dell'immobile.

L'offerta di case in nuda proprietà è cresciuta del 25% a livello nazionale, con incrementi particolarmente significativi nel Nord Ovest e nel Mezzogiorno. Milano e Roma mostrano dinamiche opposte: a Milano, nonostante un aumento dei prezzi, la domanda è diminuita, mentre a Roma l'interesse è cresciuto grazie a prezzi ancora competitivi. Queste differenze sottolineano come il mercato della nuda proprietà sia influenzato da fattori locali, con Milano che mostra una minore attrattiva per questa tipologia di investimento rispetto a Roma, dove i prezzi più contenuti e l'incremento di interesse rendono il mercato più dinamico.

Per ricevere una consulenza e una valutazione adeguata su una nuda proprietà o sull'opportunità di avvalersi di questa forma di diritto, è necessario affidarsi a agenti abilitati alla mediazione immobiliare, in quanto figure specificamente autorizzate dall'Ente delle Camere di Commercio, come gli agenti iscritti a AgentiImmobiliari.org.

 

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Davide Lonardoni è un agente in mediazione immobiliare abilitato e partner del progetto AgentiImmobiliari.org

Affiliato TECNORETE di Via Mario Todeschini 20/b Verona

Contatti: tel: 0452599293 / e-mail: vr1o2@tecnorete.it

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Commenti

  • Consiglio di approfondire questo tipo di notizie diffuse dai portali immobiliari perchè viene riconosciuto un credito professionale che non hanno e che non possono avere.

    Credo possa essere molto meglio, e utile per l'agente immobiliare, per la categoria e per i clienti, una articolo più approfondito prodotto da un agente immobiliare.

    • Ciao e grazie per il tuo intervento. Ci farebbe piacere un tuo articolo sull'argomento, se possiamo esserti d'aiuto per redigerlo noi ci siamo.

    • OK, potremmo partire dallo studio riportato nell'articolo: è possibile averne i dettagli o, meglio, una copia?

    • Ciao. Lo studio è di immobiliare.it, noi non possediamo tutti i dati, ma potrei consigliarti un idea: al di la di quanto afferma questo articolo, dai la tua versione di come si deve valutare una nuda proprietà, quella di un tecnico competente con nome e cognome che sei tu, credo sarebbe un ottimo contenuto e di grande utilità, noi lo spingeremo perché arrivi a molti.

    • immobiliare.it è il soggetto che ha effettuato lo studio dì cui, a quanto sembra, non si notizia. E questo è già un problema molto "contemporaneo" in quanto si è portati a commentare e diffondere il risultato piuttosto che approfondire, verificare e riportare, se serve, una propria opinione professionale, critica e, possibilmente, migliorativa. E' quanto avviene anche nella valutazione immobiliare, e questo è un problema che va a interessare il servizio offerto, il suo utilizzo.ed il mercato immobiliare.

       

      A proposito della valutazione della nuda proprietà riporto quanto disponibile sulle fonti ufficiali

      ll criterio valore di mercato della nuda proprietà si riferisce concettualmente al valore di mercato della piena proprietà scorporato dal valore di mercato dell'usufrutto. L'adozione del presente criterio di valutazione da parte del valutatore deriva dal mandato assunto in fase di incarico ricevuto. 

      Secondo l'International Valuation Standards (IVS), il valore di mercato è l’importo stimato al quale un determinato immobile può essere compravenduto alla data della stima, posto che l’acquirente e il venditore hanno operato in modo indipendente, non condizionato e nel proprio interesse, dopo un’adeguata attività di marketing durante la quale entrambe le parti hanno agito con eguale capacità, con prudenza e senza alcuna costrizione.La definizione coincide sostanzialmente con quella contenuta nel Codice delle Valutazioni Immobiliari di TecnoBorsa, ed è significativamente analoga a quella fornita dalla Banca d'Italia nella circolare 236 del 27 dicembre 2006 dal titolo "Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche" Titolo II, Capitolo I, Sezione IV, Punto 1.

      L'usufrutto (artt. 978 e segg. codice civile) è il diritto reale di godimento gravante su cosa altrui (bene mobile o immobile), con obbligo di rispettarne la destinazione economica. La proprietà di un bene, disgiunta dall'usufrutto, viene denominata nuda proprietà.
      L'usufrutto ha quale connotato essenziale la durata: l'usufrutto deve sempre essere costituito per un tempo determinato: se il titolo costitutivo non dispone al riguardo, l'usufrutto si intende costituito per la durata della vita dell'usufruttuario. In ogni caso, la morte dell'usufruttuario determina l'estinzione dell'usufrutto nel caso in cui non sia ancora scaduto il termine finale previsto al momento della costituzione del rapporto. L'usufrutto costituito a favore di persona giuridica, non può essere di durata superiore a 30 anni.
      La durata del reddito è funzione della speranza di vita dell'usufruttuario.

  • E' sbagliato valutare la nuda proprietà moltiplincando il valore di mercato per i coefficienti riportati nella tabella utilizzata per gli atti notarili.

    Per avere una consulenza affidabile su questa particolare forma di investimento è consigliabile rivolgersi ad agenti immobiliari abilitati e iscritti alla CCIAA e, soprattutto, specialzzati nella valutazione immobiliare e preferibilmente certificati a livello avanzato per la professione adi valutatorei immobiliare.

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