La donazione è un atto gratuito con cui un soggetto, il donante, trasferisce la proprietà di un bene a un altro soggetto, il donatario. Per essere valida, la donazione deve essere fatta per atto pubblico, alla presenza di due testimoni.
In caso di donazione di un immobile, l'atto notarile deve indicare il valore del bene. Tuttavia, in alcune occasioni, le parti tentano di mettersi d'accordo per attribuire all'immobile un valore inferiore a quello reale. Questo, in genere, avviene per risparmiare sulle imposte.
Effetto sulla validità della donazione:
La donazione di un bene il cui valore è volutamente ridimensionato non mette a rischio la validità dell'atto. La donazione è valida anche se il valore suo oggetto è stato sottostimato, a condizione che tutte le formalità di legge siano rispettate.
Ma le conseguenze negative ci sono:
Nonostante la validità dell'atto, la donazione sottostimata potrebbe avere delle conseguenze negative.
Innanzitutto, eredi e creditori potrebbero impugnare l'atto dimostrando che, in realtà, il valore del bene donato è di gran lunga superiore a quello dichiarato nell'atto. Ad esempio, se un padre dona a suo figlio una casa dichiarando che la stessa vale solo 40mila euro, gli altri fratelli potrebbero impugnare la donazione dimostrando che l'immobile, valendo in realtà 100mila euro, ha leso la loro quota di legittima.
Inoltre, una falsa dichiarazione del valore del bene donato espone le parti al rischio di sanzioni amministrative da parte dell'Agenzia delle entrate. L'Ente potrebbe attivarsi per accertare l'illecito e riscuotere quanto sottratto al fisco.
Come tutelarsi:
Per evitare le conseguenze negative della donazione sottostimata, è sempre opportuno rivolgersi ad un agente mediatore immobiliare abilitato dalle Camere di commercio. L'agente immobiliare, infatti, può fornire una valutazione del bene in linea con il mercato e può consigliare le parti sul valore da attribuire all'immobile nell'atto di donazione.
La redazione
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