Negli ultimi anni, abbiamo spesso profetizzato l'arrivo sul mercato di soggetti puramente commerciali che, cercando passaggi tra le meglie della legislazione, ma alla fine lecitamente, avrebbero iniziato a gestire compravendite immobiliari. La previsione di questo fenomeno, a nostro avviso, avrebbe dovuto spingere gli agenti abilitati alla mediazione immobiliare verso un ruolo più specialistico, se non addirittura ad un ruolo di monitoraggio del mercato e delle pratiche di compravendita. Il mercato immobiliare è infatti troppo rilevante per non essere reso disponibile a più figure professionali, più o meno nuove o innovative.
Ora, con l'arrivo di Passpartù, il servizio di Altroconsumo, forse questo nuovo soggetto è arrivato. Tuttavia, la categoria dei mediatori immobiliari non ha fatto un solo passo avanti su quanto prospettato.
Il nuovo soggetto
Passpartù, come descritto sul loro sito web e nelle comuicazione pubbliche, offre un servizio di assistenza personale per la compravendita di immobili, occupandosi delle operazioni pratiche e burocratiche senza richiedere provvigioni, ma attraverso l'acquisto di "servizi in pacchetti" della durata di alcuni mesi, il che sembra differenziarli dal tradizionale servizio di mediazione immobiliare.
Mediazione Immobiliare e Normativa Italiana
Secondo il Codice Civile italiano, l'articolo 1755 disciplina il diritto alla provvigione del mediatore, l'agente immobiliare, il quale ha diritto alla provvigione da entrambe le parti se l'affare si conclude grazie al suo intervento. La figura del mediatore, definita nell'articolo 1754, è quella di un soggetto imparziale che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato a nessuna delle parti.
La Posizione di F.I.A.I.P.
Passpartù dichiara di non essere un mediatore ma un fornitore di servizi di assistenza, ma non è di qesto avviso F.I.A.I.P. (Federazione italiana agenti immobiliari professionali). L'associaizone ha infatti contestato l'attività di questo nuovo soggetto, e accusato Altroconsumo e la sua controllata di esercitare attività di mediazione senza rispettare la normativa, basandosi sulla percezione che il loro ruolo possa rientrare nelle attività tipiche di un mediatore.
F.I.A.I.P. ha quindi segnalato all’Agcm l’attività di Altroconsumo-Passpartù per concorrenza falsata e sleale.
Fondamentalmente, la differenza tra le due figure, assistente Passpartù e agente mediatore, rimane profondissima dal punto di vista legislativo, ma probabilmente minimale dal punto di vista della percezione del consumatore. Su questo punto sembra voler fare leva la segnalazione di F.I.A.I.P. anche se ci sembra doveroso far notare che "attività tipica" di un certo ruolo, non rende quelle attività esclusive di quel ruolo.
La Questione Legale
Il punto è che se, come sembra, Passpartù non si dichiara mediatore nei contratti con i clienti, non si presenta come imparziale e non richiede provvigioni o non pretende il diritto alla provvigione da entrambi i soggetti, acquirente e venditore, come specificato dal Codice Civile per i mediatori, ne tantomeno lega il proprio compenso alla buona riuscita dell'affare, allora potrebbe effettivamente non essere soggetta alle stesse regolamentazioni. Tuttavia, la valutazione definitiva su questo aspetto legale spetta alle autorità competenti, che devono determinare se l'attività svolta corrisponde di fatto a quella di mediazione.
Considerazioni Finali
In conclusione, mentre Passpartù porta avanti il progetto del consulente-assistente immobiliare, e si presenta come un servizio e non come un mediatore, le autorità dovranno valutare se le loro attività rientrano effettivamente nelle normative sulla mediazione immobiliare. Questa situazione solleva interrogativi importanti sul futuro del mercato immobiliare e sul ruolo dei mediatori tradizionali.
Forse è giunto il momento, sempre che non si sia troppo in ritardo, per la categoria dei mediatori immobiliari di evolversi, abbracciando ruoli più specialistici e riconosciuti, per rimanere rilevanti in un mercato in continua evoluzione.
Redazione di AgentiImmobiliari.org
Commenti
Il punto è il seguente: ad un soggetto che si dichiara NON super partes e che NON pretende di essere retribuito da entrambe le parti nel caso si concluda una compravendita tra due soggetti da lui messi in relazione, è VIETATO farsi pagare per aver seguito GLI INTERESSI DI UNA DELLE PARTI nella compravendita di un immobile?
Se mettono iin relazione/contatto 2 parti è già una sorta di madiazione
Ai posteri l'ardua sentenza
Ottima osservazione, ma in effetti "l'inghippo" sta nel chiarire, e forse questa segnalazione potrebbe aiutare in tal senso, se il mediatore è tale non solo perché si dichiara come tale e agisce in un certo modo, ma anche e (forse) soprattutto se, in seguito a queste azioni, pretende di avvalersi di determinate leggi per farsi retribuire. Sarà interessante vedere dove ci porterà questo caso.