L'Europa verso gli Edifici a Zero Emissioni: Implicazioni del Superbonus e Nuove Normative

La recente approvazione da parte dell'Ecofin della "Delibera Case Green", che mira a rendere gli edifici dell'UE a emissioni zero entro il 2050, si inquadra in un contesto più ampio di sforzi europei volti a combattere il cambiamento climatico.

Il 16% degli edifici pubblici dovrà essere ristrutturato entro il 2030; il 26% entro il 2033. Per tutti gli altri edifici scatta invece un obbligo a ridurre i consumi energetici del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035Nonostante il governo Italiano abbia espresso perplessità riguardo ai tempi e alle modalità di attuazione di tali misure, tanto da votare negativamente verso questa norma, la necessità di adeguarsi è chiaramente delineata dall'Unione Europea, che ha inserito questo obiettivo nel cuore del Green Deal europeo.

Sul sito AgentiImmobiliari.org, avevamo già sottolineato più volte la grande rilevanza di normative come queste e predetto la loro approvazione. Il Superbonus 110% era stato concepito anche in previsione di tali sviluppi, con l'intento di facilitare le ristrutturazioni per migliorare l'efficienza energetica delle abitazioni. Tuttavia, le recenti decisioni che hanno eliminato l'accesso a questi incentivi nel nostro paese potrebbero rappresentare un ostacolo significativo, non solo nel breve ma anche nel lungo periodo, influenzando negativamente la capacità delle famiglie e dei proprietari di adeguarsi alle nuove norme senza un supporto economico adeguato.

Il dibattito sull'impatto di tali misure non si limita all'Italia. Altri paesi europei con un elevato numero di edifici storici si trovano di fronte a sfide simili. Ad esempio, il 49% delle case in Europa è stato costruito prima dell'introduzione delle prime norme termiche negli anni '70 (euronews). Questo sottolinea la vasta portata del problema e la necessità di un approccio coordinato e supportato a livello europeo.

In Italia, l'associazione nazionale delle costruzioni (ANCE) stima che sarà necessario un investimento di circa 400 miliardi di euro per adeguare 1,8 milioni di edifici residenziali entro il prossimo decennio, con ulteriori 190 miliardi per le proprietà commerciali (euronews). Questi dati evidenziano l'impatto economico sostanziale delle direttive UE sulle economie locali e la necessità di politiche di supporto finanziario.

Infine, è importante sottolineare che queste normative, insieme a quelle in fase di sviluppo per affrontare il cambiamento climatico, sono destinate a cambiare profondamente il metro di valutazione degli immobili in Italia e in tutta Europa. L'approccio adottato per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione degli edifici avrà effetti duraturi sulla sostenibilità, l'economia e il benessere delle comunità europee (Climate Action)​​ (World Economic Forum)​.

La Redazione 

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