Se hai concluso l’affare grazie anche all’opera di uno o più colleghi, tutti avete diritto ad una quota di provvigione.

Quando accade?

Quando l’affare si è concluso per l’intervento:
- congiunto o distinto
- contemporaneo o successivo
- concordato o autonomo
- in base allo stesso o a più incarichi di più mediatori.

Occorre che ciascuno dei mediatori intervenuti abbia dato un contributo causale alla conclusione dell’affare e che ciascuno si sia avvalso dell’opera dello o degli altri per quanto infruttuosa.

Questo significa che se tu solo avessi il rapporto diretto con le parti ed incaricassi successivamente altri, si avrebbe non già una coagency ma un rapporto interno tra mediatori irrilevante verso i clienti.

Il criterio per determinare la spartizione della provvigione è quello dell’equità.

Intanto, a tutela del cliente, la provvigione è unica e non tollera duplicazioni.

Spetta poi alle parti, d’accordo tra loro, oppure al Giudice eventualmente adito, di determinare congruamente la misura della partecipazione di ciascuno alla conclusione dell’affare interpretando il mandato o l’incarico conferito o, in mancanza, rifacendosi agli elementi di fatto del caso concreto.

di Angela Poggi  Avvocato presso Studio Legale avv. Angela Poggi - angela.poggi@avvpoggi.it