La guerra al Superbonus 110% è una guerra agli italiani!

Quando è stato approvato il Superbonus 110% eravamo nei primi mesi della pandemia. L’intero settore delle costruzioni viveva da anni una crisi profonda, con tanti lavoratori lasciati a casa.

Il Superbonus è stato e continua a essere un traino decisivo per l’economia italiLobiettivo: Taglia le emissioni, l’inquinamento e le bollette.

Ecco i numeri del Superbonus 110% ad oggi:

✅ Il +6,6% del Pil nel 2021 è legato per il 15% alla crescita dell'edilizia

✅ Crescita del 15,1% del settore edilizia nel 2021, primi in Europa

✅ +127mila posti di lavoro nel 202, +44mila posti di lavoro nel primo bimestre 2022, +30mila imprese edilizie dal 2020

✅ Risparmio energetico equivalente al consumo elettrico di circa 1,7 milioni di famiglie

✅ Solo il 3% dei 4,4 miliardi di truffe legate ai bonus edilizi riguarda il Superbonus

✅ l’Ue considera il Superbonus una misura decisiva per la transizione ecologica.

La transizione energetica non è gratuita, come non lo è stato la costruzione di autostrade, ferrovie, areoporti, l'elettrificazione e la metanizzazione del territorio. Anche in questo caso, quello del superbonus 110% i fatti sono quelli di un investimento dello stato, un investimento che però questa volta è direttamente a beneficio del singolo cittadino prima, per diventare un incredibile beneficio per la collettività poi, quando il parco immobiliare italiano diverrà poco energivoro.

 "Mi dispiace dirlo, ma tanti si stanno arrendendo alle bugie di Draghi, che ha ottenuto quello che voleva. Le banche stanno facendo affari d'oro, e nessuno sembra in grado di difendere una delle rivoluzioni più importanti del secolo" questo il commento di Marco Pigliacampo Co-fondatore e Direttore Operativo presso ImmobilTour.

"I crediti da Superbonus110, in teoria cedibili per quattro volte dal 17 maggio scorso, nella realtà sono fermi nella disponibilità delle imprese che non riescono a monetizzare i lavori realizzati.
Da gennaio sono sempre più numerose le imprese che hanno lavorato e continuano a lavorare nell’impossibilità – o nell’estrema difficoltà – di monetizzare i crediti fiscali maturati.
Le imprese italiane dell’edilizia hanno maturato ad oggi crediti per oltre 5,5 miliardi di euro, dei quali 3,7 legati al Superbonus 110% ed il residuo ad altri bonus: lavori quindi che le imprese hanno anticipato, confidando nello Stato italiano e nel sistema bancario per la monetizzazione dei crediti.
Il settore dell’edilizia è vittima di un incentivo che ha generato ricchezza teorica ma che, in pratica, sta mettendo in seria crisi imprese, fornitori e professionisti, alla disperata ricerca di soggetti che possano acquistare tali crediti. Sono a rischio l’efficacia di questi strumenti di agevolazione e la tenuta dell’intero sistema
Il Superbonus ha attivato investimenti immensi, creando 450mila nuovi posti di lavoro con una incidenza sull’incremento del Pil 2021 di oltre la metà (3,6 su 6,7).
Bisogna intervenire presto! Prima che sia troppo tardi .." questo il commento di Presidente FEDERCEPI COSTRUZIONI - Amministratore presso Gruppo Lombardi.

Staff AgentiImmobiliari.org

Voti 1
Inviami un'e-mail quando le persone lasciano commenti –

AgentiImmobiliari.org è la redazione digitale dei professionisti della mediazione immobiliare.
Contatta la redazione: agentiimmobiliariorg@notizieimmobiliare.eu - cell: 351 635 99 53.
Qui potrai trovare articoli interattivi scritti dai professionisti del real estate italiano, pensati per i consumatori con esigenze immobiliari e per i professionisti che vivono di immobili. Se non sai a chi rivolgerti per trovare un mediatore immobiliare abilitato nella tua zona, scrivici a: agentiimmobiliariorg@notizieimmobiliari.eu, ti segnaleremo l'elenco degli agenti abilitati sulla tua zona, nostri partner.

Per aggiungere dei commenti, devi essere membro di AgentiImmobiliari.org Social network!

Iscriviti a AgentiImmobiliari.org Social network

Commenti

  • "IL problema? che è sempre tutto in mano alle banche. In queste operazioni tutti si espongono e hanno delle responsabilità. Tutti tranne le banche che a loro insindacabile giudizio possono decidere di non acquistare il credito fino all’ultimo momento, quando per gli altri è troppo tardi.
    La legge glielo consente, la stessa legge che obbliga a passare dagli istituti di credito dopo la prima cessione all’impresa.
    Hanno il monopolio dell’acquisto dei crediti e nessun vincolo da rispettare"

This reply was deleted.