In tempi recenti, si è notata una tendenza inquietante nella ricerca di immobili online: i siti web proprietari degli agenti immobiliari sembrano essere scomparsi dai risultati sui motori di ricerca. Questo fenomeno è particolarmente evidente quando si cerca una specifica offerta, come ad esempio digitando su Google: "appartamento in vendita a Verona, euro 250000 zona Golosine o borgo Milano". Invece di trovare tra il resto, i siti degli agenti che contengono un’offerta simile alla richiesta, i risultati mostrano esclusivamente link a portali immobiliari, aggregatori di annunci e, in rari casi, siti di gruppi franchising. Ma cosa sta succedendo e quali potrebbero essere le conseguenze per il mercato immobiliare e per gli agenti stessi?
Il ruolo dei portali immobiliari e degli aggregatori di annunci:
Negli ultimi anni, i portali immobiliari e gli aggregatori di annunci hanno guadagnato sempre più terreno nel settore immobiliare. Essi offrono un'ampia varietà di immobili in vendita o in affitto, permettendo in teoria agli utenti di confrontare e filtrare le opzioni in base a vari criteri, come prezzo, metratura e posizione. Questa tendenza ha portato ad un aumento della competizione tra i siti, che cercano di attirare il maggior numero possibile di visitatori e di annunci.
La difficoltà per gli agenti immobiliari:
Di conseguenza, gli agenti immobiliari si trovano di fronte a una sfida sempre più ardua per farsi notare online. Molti di essi hanno investito ingenti risorse nel migliorare la visibilità dei loro siti web e nella promozione dei loro servizi. Pochi però adottano strategie di content marketing strutturate, utili a emergere nel web per i servizi professionali prima che per gli annunci che si gestiscono, relegando la loro visibilità alle sole inserzioni di immobili, dominio dei portali e degli aggregatori. Questo ha portato ad una crescente preoccupazione per la sopravvivenza dei mediatori indipendenti e delle piccole agenzie immobiliari, ma non finisce tutto qui.
L'impatto sul mercato immobiliare:
La sparizione dei siti degli agenti immobiliari dai risultati di ricerca potrebbe avere ripercussioni significative sul mercato immobiliare. Il punto più delicato a cui pochi pensano, è l’impoverimento delle informazioni immobiliari a disposizione dei consumatori. Una crescente dipendenza da portali e aggregatori, riduce sensibilmente la diversità di fonti di informazione disponibili per gli acquirenti e i venditori. Pubblicare gli annunci per un mediatore professionista comporta un costo, di questo i consumatori non si rendono spesso conto, accade così che non venga pubblicato più del 50% del portfolio immobiliare in gestioni a molte agenzie, che devono farli ruotare periodicamente per diluirne il costo pubblicitario. Possiamo affermare che gli immobili in vendita presso le agenzie di mediazione immobiliari siano almeno il doppio di quello che gli acquirenti vedono disponibili nei principali portali di annunci. Per valutare anche gli altri immobili il compratore dovrebbe cercare appositamente i siti delle singole agenzie e consultarne gli annunci, o andarci di persona, ma gli utenti non sono motivati farlo poiché non sono informati sulle opportunità di queste azioni.
Inoltre, gli agenti indipendenti e le piccole agenzie potrebbero essere costretti a unirsi a grandi franchising o a chiudere, causando un'ulteriore concentrazione del settore immobiliare sotto pochi grandi marchi.
Conclusioni:
È evidente che la crescente presenza di portali immobiliari e aggregatori di annunci nei risultati di ricerca sta avendo un impatto significativo sul settore immobiliare e sulle agenzie indipendenti. Per affrontare questa sfida, gli agenti immobiliari stanno confrontandosi con le associazioni di settore e su piattaforme di confronto riservate ai soli mediatori abilitati come AgentiImmobiliari.org, per migliorare le loro strategie di marketing online e trovare nuovi modi per distinguersi in un mercato sempre più competitivo. Allo stesso tempo, gli acquirenti e i venditori di immobili dovrebbero essere consapevoli di questa situazione e cercare di diversificare le loro fonti di informazione, al fine di avere una visione più completa e accurata del mercato immobiliare.
"Per gli acquirenti e i venditori di immobili, è importante non affidarsi esclusivamente ai risultati di ricerca forniti da strumenti come i portali di annunci o su Google o Bing, finalizzandoli a cercare solo l'immobile, perché i risultati saranno incompleti, parziali", queste le parole di Luca Boscardelli, fondatore del social network specialistico AgentiImmobiliari.org, che prosegue: "le persone dovrebbero invece cercare: 'agenzie immobiliari a Verona' e lì visitare i siti di queste agenzie, valutando il loro intero parco immobili. Questo aiuterà a garantire che si abbia accesso a una gamma più ampia di opzioni e a una conoscenza più profonda del mercato immobiliare locale". Il fondatore del progetto veronese conclude: "in AgentiImmobiliari.org stiamo dialogando con gli iscritti per arrivare a un progetto condiviso che non esclude la progettazione di piattaforme proprietarie, o la ricerca di un forte legame di intenti, con quei portali disposti a mettersi dalla parte dei mediatori immobiliari per un mercato immobiliare più trasparente".
La sparizione dei siti degli agenti immobiliari dai risultati dei motori di ricerca rappresenta una sfida significativa sia per gli agenti che per gli acquirenti e i venditori di immobili. Tuttavia, con la giusta strategia e la volontà di comprendere le nuove condizioni del mercato, sia gli agenti che i clienti possono continuare a prosperare in un settore immobiliare in continua evoluzione.
La redazione
Foto di Ketut Subiyanto
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