Le banche possono fare mediazione immobiliare: Illimity Bank è in prima linea, ma non sarà l'ultima.

 

Possiamo dire che è ufficiale, le banche possono occuparsi di mediazione immobiliare, ma andiamo per ordine.

Abilio S.p.A. è una società di proprietà di Illimity Bank, il gruppo bancario capitanato da Corrado Passera.

Abilio S.p.A. è registrata presso la Camera di Commercio con i seguenti codici ATECO: 74.90.99, 45.11.01, 58.14, 62.01, 62.02 e 68.31.

L'ultimo codice, 68.31, si riferisce agli agenti di mediazione immobiliare, quindi questa azienda è abilitata alla mediazione diretta di immobili. Abilio S.p.A. possiede **QUIMMO**, il brand proptech specializzato in servizi tecnologici per la compravendita di immobili. Sotto le agenzie del brand QUIMMO, si effettua di fatto mediazione immobiliare, e sta attualmente reclutando agenti immobiliari per ampliare i propri servizi.

Come specificato nella landing page di reclutamento di QUIMMO, diventando un loro agente immobiliare, citiamo: "si entra a far parte del gruppo bancario quotato in borsa, Illimity Bank. Questo non solo offre prestigio, ma anche l'accesso a risorse e strumenti che migliorano la qualità del servizio, aumentano la produttività e permettono di raggiungere obiettivi ambiziosi". In soldoni, collaborare con QUIMMO significa diventare parte di un gruppo bancario e rispettarne le regole e gli obiettivi come per qualsiasi contratto di agenzia. Con QUIMMO, la banca Illimity può operare autonomamente nella mediazione immobiliare, oltre a fornire assicurazioni, mutui e immobili in asta.

Nonostante non si debba avere motivo di dubitare a prescindere sulla bontà dei servizi tecnologici offerti da Abilio S.p.A. attraverso QUIMMO, supportati dalla solidità di Illimity Bank, a beneficio di collaboratori e consumatori, questa situazione rappresenta un cambiamento di rottura nel mercato della mediazione. Su AgentiImmobiliari.org avevamo previsto tale evoluzione in diversi articoli passati, soprattutto dopo la caduta delle incompatibilità di settore. Avevamo anticipato l'intervento di banche, società creditizie e assicurative nel settore.

Sebbene inizialmente guardassimo a questa evoluzione con perplessità e curiosità, e osservassimo con la stessa perplessità l'atteggiamento delle associazioni di categoria che hanno sollecitato questi cambiamenti, ora che la situazione si è chiaramente manifestata, emergono forti preoccupazioni riguardo all'indipendenza del mediatore immobiliare.

Noi di AgentiImmobiliari.org consideriamo il mediatore immobiliare una figura importante, da consolidare e non da subordinare a gruppi bancari o di altro tipo. Insieme a voi, seguiamo l'evoluzione di questi e altri progetti.

La redazione

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AgentiImmobiliari.org è la redazione digitale dei professionisti della mediazione immobiliare.
Contatta la redazione: agentiimmobiliariorg@notizieimmobiliare.eu - cell: 351 635 99 53.
Qui potrai trovare articoli interattivi scritti dai professionisti del real estate italiano, pensati per i consumatori con esigenze immobiliari e per i professionisti che vivono di immobili. Se non sai a chi rivolgerti per trovare un mediatore immobiliare abilitato nella tua zona, scrivici a: agentiimmobiliariorg@notizieimmobiliari.eu, ti segnaleremo l'elenco degli agenti abilitati sulla tua zona, nostri partner.

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Commenti

  • Da parte di AgentiImmobiliari.org riteniamo che, nei confronti di questo progetto di Illimity, non sia giusto e/o utile porsi contro, ma sia piuttosto necessario e giusto dialogare con il gruppo per comprendere come intendono garantire l'indipendenza e l'imparzialità dei loro agenti immobiliari nei confronti dei clienti, nei casi in cui il gruppo bancario avesse, verso questi ultimi, degli interessi in contrasto con quelli della figura di mediatore.

  • Risposta a Domenico Miccione: 

     Buonasera Domenico Miccione. Ti rispondo da qui perché nei commenti di LinkedIn diventerebbe un calvario, dovendolo spezzettare.

    Grazie per il tuo commento approfondito e per aver evidenziato alcune considerazioni importanti.

    È vero che l'ingresso delle banche nel settore immobiliare non è un fenomeno completamente nuovo, come hai correttamente evidenziato con gli esempi di Unicredit Subito Casa, Intesa San Paolo Casa, ma anche la vicenda PirelliRE. Tuttavia, ciò che riteniamo differenzi Illimity Bank attraverso Abilio S.p.A. e il suo brand QUIMMO è la sua natura profondamente digitale. Di conseguenza, il suo approccio tecnologico e la promessa di servizi innovativi e altamente performanti. Ricordiamo che Illimity è una banca concepita e nata completamente digitale, non uno dei tanti "dinosauri del credito" che tentano di apparire innovativi. Allo stesso tempo, il suo approccio diretto non lascia spazio a interpretazioni: “Sei un agente immobiliare indipendente che ha voglia di far parte di un grande gruppo bancario?” e ancora: “Se diventi un agente QUIMMO farai parte di un gruppo bancario quotato in borsa...” Queste affermazioni chiariscono che questi agenti immobiliari opereranno per una banca e dovranno rispettarne gli obiettivi. 

    La nostra analisi ci suggerisce che questo progetto di Illimity non sia nato per rispondere temporaneamente ad alcune esigenze specifiche del loro gruppo, come la gestione di alcuni immobili di proprietà o in NPL o simili, come potrebbe essere stato per altri progetti, ma rappresenti la volontà di intraprendere la mediazione come business in modo consolidato e continuativo.

    Condivido la tua visione che il mercato sta richiedendo sempre di più alla professione immobiliare in termini di qualità, servizi e tecnologia. La frammentazione del settore, con molte piccole imprese e professionisti autonomi, rende difficile per alcuni mantenere il passo con queste richieste in continua evoluzione. In questo contesto, l'ingresso di grandi gruppi potrebbe fornire le risorse e la struttura necessarie per elevare il livello di servizio.

    Tuttavia, come hai sottolineato, è fondamentale che vengano utilizzati correttamente gli strumenti normativi a disposizione. L'indipendenza e l'imparzialità dell'agente immobiliare sono valori fondamentali che non dovrebbero essere compromessi, altrimenti si perde il concetto stesso di “mediatore”.

    Infine, concordo con te sul fatto che gli agenti immobiliari devono evolversi in base alle esigenze del mercato. Questo significa anche collaborare con aziende di derivazione bancaria o con hub di servizi digitali. Tuttavia, il rischio con certi partner è di diventare troppo dipendenti da loro, ed è un rischio concreto. E quando non puoi più farne a meno, perdi l'imparzialità nei confronti dei consumatori e dei valori fondamentali del ruolo.

    Grazie ancora per aver condiviso la tua prospettiva e per aver arricchito la discussione su questo argomento. Mi permetto di invitarti, se sei un agente abilitato alla mediazione, a iscriverti a AgentiImmobiliari.org e a sfruttare la funzione “ARTICOLI” per pubblicare contenuti interessanti e utili sia per gli altri agenti e professionisti sia per i consumatori. La tua iscrizione e partecipazione sarebbero per me e per tutti gli altri iscritti un grande sostegno. 

    Luca Boscardelli on LinkedIn: Le banche possono fare mediazione immobiliare!
    Le banche possono fare mediazione immobiliare: Illimity Bank è la prima con questo approccio diretto, ma non sarà l'ultima.
  • Ciao Luca, da quanto ne so, per aver conosciuto il progetto e la persona incaricata del reclutamento e formazione, quand'era ancora in fase embrionale, Quimmo rappresenta un'evoluzione rispetto ad altri gruppi bancari che già da alcuni anni operano nell'immobiliare, vedi Intesa San Paolo e Unicredit... La partenza è sempre la stessa: collocare sul mercato immobili di proprietà della banca e nel contempo aprirsi alle compravendite nel libero mercato e proprio per questo Illimity bank ha pensato che servisse una rete di agenti immobiliari abilitati.

    PPer quanto riguarda le tue preoccupazioni circa l'indipendenza dell'agente immobiliare, personalmente credo che questa professione richieda la capacità di creare una rete di contatti che possano portarci lavoro e quindi mi viene da pensare : ma noi siamo veramente indipendenti? Indipendenti nella forma o nella sostanza? Tutte le volte che segnaliamo un architetto o un geometra, un notaio o un'impresa edile, una ditta di traslochi o quello che volete, da cui abbiamo un ritorno (economico o anche no) siamo sicuri che siamo figure indipendenti? O piuttosto ci creiamo legittimamente le condizioni favorevoli allo sviluppo del nostro business? 

     

    • Ciao Alessandra Cempini  , capisco cosa vuoi dire. I punti, a mio avviso, più importanti e delicati da comprendere sono:
      1. Ora le banche possono pubblicamente occuparsi di mediazione immobiliare, ed è qualcosa che deve essere chiaro e digerito da tutta la categoria.
      2. Il problema dell'indipendenza l'ho inteso forse in modo diverso. Il rischio di diventare un agente immobiliare che lavora per una banca, se naturalmente il servizio si dimostrerà efficace e prenderà piede, è che si genererà una concorrenza insostenibile per quegli agenti che hanno scelto di rimanere indipendenti dai gruppi bancari.

      La mole di dati, contatti e il potere economico e politico in mano a un solo gruppo bancario, per ora unico, sono immensamente superiori a quelli in possesso dei grandi gruppi franchising del settore. Se questo sistema, che non giudico negativamente a prescindere dal punto di vista del servizio offerto ai consumatori, dovesse diventare dominante, chi potrà ancora permettersi di essere un agente immobiliare indipendente?

      E una volta che tutti lavoreranno per queste realtà, il trattamento riservato agli agenti rimarrà di buon livello? Questa considerazione riguarda anche chi ogni giorno crea e vende servizi per gli agenti, ovviamente.


      Questi sono i miei dubbi principali.

  •  Premesso che: primo- se parlando di Categoria, non possiamo pensare solo a quelli che sono sul mercato da 20 o 30'anni e che si dicono quindi "immuni al problema", anzi, dobbiamo costruire ora pensando a chi arriverà. AgentiImmobiliari.org ragiona in questo modo. Secondo- non credete che, da ora e più di prima, tutti i dipendenti e i centralinisti delle banche, per lo meno di Infinity, inizieranno a fare telemarketing per questo fine, e che QUIMMO non inizierà a mandare ragazzini "assistenti di agenzia" a fare marketing in giro? e che poi inizieranno a farlo anche molte altre banche accedendo ai loro database? e non credete che tutto questo necessiti, da parte della categoria, di avviare azioni di rafforzamento del ruolo? cosa ne pensate?↓

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