Mercato immobiliare 2025: Italia e confronto con Francia, Spagna e Germania (con dati e fonti)

Nel 2025 il real estate europeo mostra un quadro meno omogeneo rispetto al passato: i tassi si sono stabilizzati su livelli gestibili ma non “facili”, la domanda è tornata selettiva, e il tema energetico (classe, costi di riqualificazione, accesso al credito) è diventato una variabile strutturale nella formazione dei prezzi. In questo contesto l’Italia si colloca in una fascia di crescita moderata, molto diversa dall’accelerazione spagnola e dalla ripartenza tedesca, e con dinamiche più “stabili” rispetto alla Francia.


1) Italia 2025: volumi in recupero, prezzi in crescita moderata

Prezzi: crescita, trainata dall’usato

Nel terzo trimestre 2025, i prezzi delle abitazioni in Italia risultano in crescita tendenziale (+3,8% a/a), con un contributo maggiore dell’esistente rispetto al nuovo; l’ISTAT indica anche un “tasso di variazione acquisito” 2025 pari a +3,8% (nuove circa +0,3%, esistenti circa +4,5%). Istat+1

Lettura operativa: il mercato premia l’abitazione “pronta” (o comunque vendibile senza incertezze) e tende a scontare ciò che comporta lavori, tempi e rischio tecnico—tema che si intreccia direttamente con efficienza energetica e costi di cantiere.

Compravendite: ripartenza nel 2025

Sul lato della liquidità di mercato, il terzo trimestre 2025 registra quasi 175.000 compravendite di abitazioni, +8,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo le statistiche dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. Fisco Oggi+1

Credito: meno attrito rispetto al 2023–2024, ma selettività alta

Sul costo del credito, il Bollettino Economico di Banca d’Italia (2025) segnala che il costo dei nuovi mutui alle famiglie per acquisto casa è rimasto pressoché stabile (circa 3,3%) nel periodo considerato. Banca d'Italia

Implicazione: non è un’era di mutui “a sconto”, ma l’attrito è inferiore ai picchi precedenti; la selettività bancaria si sposta sempre più su profilo cliente e qualità dell’immobile.


2) Agenti immobiliari in Italia nel 2025: più valore, più complessità

Nel 2025 l’intermediazione vive una polarizzazione: cresce la domanda di consulenza ad alto contenuto (pricing, negoziazione, documentazione, gestione tecnica/energetica), mentre soffre chi compete solo su “vetrina e appuntamenti”.

Un settore ampio e frammentato

Le principali associazioni di categoria danno la misura della scala del comparto:

  • FIMAA (Confcommercio) dichiara oltre 14.000 imprese associate e oltre 45.000 addetti. FIMAA+1

  • FIAIP indica una base di oltre 15.200 agenzie e circa 45.000 operatori (nelle diverse figure afferenti). Credito e Finanza

Nota metodologica: questi numeri descrivono la dimensione delle reti associative (molto indicative del perimetro professionale), non coincidono automaticamente con il totale nazionale degli abilitati REA.

Pressioni tipiche 2025 (e cosa richiede al professionista)

  1. Prezzo “giusto” o immobilizzo: con un mercato che cresce ma non corre, gli immobili fuori mercato restano fermi e bruciano tempo/marketing.

  2. Energia e conformità: lo stato energetico e documentale incide direttamente su sconto richiesto, tempi, accesso al credito e trattativa.

  3. Clienti più informati (non sempre più competenti): portali, comparatori e social aumentano il rumore; l’agente deve diventare filtro e regista del processo.

  4. Reputazione e trasparenza: nel 2025 è un asset commerciale misurabile (recensioni, tempi di vendita, qualità delle schede, compliance).


3) Confronto internazionale: Italia vs Francia, Spagna, Germania

Di seguito le differenze più nette (con fonti statistiche ufficiali o primarie).

Spagna: crescita molto forte dei prezzi

L’INE (Istituto nazionale di statistica spagnolo) riporta nel terzo trimestre 2025 una variazione annua dell’Housing Price Index pari a +12,8% (con dinamiche particolarmente sostenute sull’usato). Ine+1

Sintesi: domanda robusta + offerta limitata = pressione sui prezzi. Per gli operatori, mercato “veloce”, ma più esposto a rischi di affordability e interventi regolatori su affitti/turistico.

Germania: uscita dal calo e ripresa graduale

In Germania, i dati (richiamati anche da reporting finanziario) indicano un recupero dei prezzi: nel periodo luglio–settembre 2025 i prezzi residenziali risultano +3,3% a/a, quarto trimestre consecutivo di rialzo, dopo la correzione 2022–2024. Reuters

Sintesi: ripartenza “ordinata” dopo una discesa significativa; mercato molto sensibile a tassi e credito, ma con ritorno di fiducia nelle aree urbane.

Francia: stabilizzazione dei prezzi

In Francia, l’INSEE segnala che nel terzo trimestre 2025 i prezzi delle case nella Francia metropolitana sono virtualmente stabili (-0,1% q/q) (dati destagionalizzati). Insee

Sintesi: mercato più “piatto” sui prezzi nel breve periodo; l’attenzione si sposta su volumi, accesso al credito e segmenti (aree/seconda casa/locazioni).

Dove si colloca l’Italia in questo confronto

  • Italia: crescita prezzi moderata (ISTAT +3,8% a/a nel Q3 2025) e ripresa dei volumi nel residenziale (+8,5% compravendite Q3). Istat+1

  • Spagna: dinamica più “calda” (INE +12,8% a/a). Ine

  • Germania: rimbalzo post-correzione (+3,3% a/a nel periodo estivo). Reuters

  • Francia: sostanziale stabilità nel trimestre (-0,1% q/q). Insee


4) Conclusione: messaggio positivo, sobrio e realistico sul mercato italiano

Il 2025 non è un anno “facile”, ma è un anno più leggibile per chi lavora bene: l’Italia mostra una combinazione rara di prezzi in crescita moderata e liquidità in miglioramento, senza gli eccessi di volatilità che caratterizzano altri mercati europei. Istat+1

Il margine di opportunità, però, è selettivo: lo catturano gli immobili correttamente posizionati (prezzo, qualità, prestazione energetica) e gli agenti capaci di gestire il dossier completo—valutazione credibile, trasparenza documentale, negoziazione, coordinamento tecnico e finanziario. In questo senso, il mercato italiano può offrire nel 2026 una crescita “a strati”: meno spettacolare, ma più sostenibile, con spazio concreto per chi alza lo standard professionale e riduce l’asimmetria informativa tra le parti.

la Redazione
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