Ventuno soggetti sono stati coinvolti nell'operazione "Bonus Facciate", che ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo di 8,5 milioni di euro in diverse zone del Veneto. L'operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Vicenza, in collaborazione con le forze dell'ordine.
L'indagine ha preso il via dalla segnalazione di alcuni cittadini che avevano richiesto il bonus facciate, previsto per incentivare la riqualificazione estetica degli edifici, ma che avevano ricevuto un rimborso inferiore a quello previsto. Dopo un'attenta analisi delle pratiche, è emerso che molti richiedenti avevano falsificato i documenti, dichiarando lavori che non erano stati effettivamente eseguiti o gonfiando i costi sostenuti.
In totale, sono stati sequestrati 66 immobili, 58 veicoli, 18 conti correnti e diverse polizze assicurative e beni di lusso, per un valore complessivo di 8,5 milioni di euro. Tra i beni sequestrati ci sono anche due ville di lusso, una a Vicenza e una a Padova, e diversi terreni edificabili.
L'operazione ha coinvolto 20 persone, tra cui 10 imprenditori del settore edile e 8 funzionari pubblici, oltre a due intermediari e un professionista che aveva falsificato alcuni documenti. Gli indagati rispondono di truffa, falso ideologico, abuso d'ufficio e riciclaggio di denaro.
La Procura di Vicenza ha sottolineato l'importanza di contrastare la corruzione e la malavita nel settore edile, che rappresenta una delle principali fonti di finanziamento per le organizzazioni criminali. Grazie all'operazione "Bonus Facciate", è stato dato un forte segnale a chiunque pensi di poter truffare lo Stato e i cittadini, dimostrando che le forze dell'ordine e la magistratura sono pronte a intervenire con fermezza e determinazione.
La redazione
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