Il 28 giugno segnerà un passo fondamentale nella trasformazione della vita economica quotidiana dei cittadini dell'Unione europea, con la presentazione delle nuove regole per la Digital finance strategy da parte della Commissione europea. Questo corposo set di norme comunitarie tratterà vari aspetti economici, inclusi la regolamentazione delle cripto attività, il crowdfunding e, soprattutto, la revisione della Direttiva sui servizi di pagamento nel mercato interno (Psd2), ora denominata Psd3.
La Psd3 rappresenta l'aggiornamento di una direttiva entrata in vigore cinque anni fa e accolta con resistenza da molte banche. Questa direttiva imponeva agli istituti di credito di condividere gratuitamente con i fornitori di terze parti (Tpp) i dati sulla loro clientela, una mossa che ha sconvolto le prassi di raccolta e gestione dei dati.
Tuttavia, gli obiettivi della Psd2 sono stati solo parzialmente raggiunti, rendendo necessaria una revisione. Secondo gli esperti, il cambiamento portato dalla Psd3 sarà meno rivoluzionario, ma dovrebbe migliorare complessivamente l'attuale quadro normativo. Camilla Cionini Visani, direttrice generale di ItaliaFintech, ha espresso la speranza di vedere indicazioni più precise che lascino meno spazio all'interpretazione da parte dei singoli attori del mercato.
Inoltre, la Psd3 porterà all'introduzione delle norme sull'Open Finance, che regolamentano l'accesso ai dati finanziari personali dei cittadini. Tali dati, che includono utenze domestiche, assicurazioni e asset patrimoniali, potranno essere messi a disposizione di terze parti con il consenso del titolare.
Altra novità di rilievo sarà l'introduzione formale dell'euro digitale, la cui struttura sarà delineata nei prossimi mesi.
Questo nuovo set di norme dovrebbe portare ad una maggiore uniformità tra i vari Paesi dell'Unione europea, eliminando le attuali disarmonie. L'obiettivo finale è il cosiddetto level playing field, ovvero l'applicazione delle stesse regole a tutti gli operatori.
Un'altra questione emersa è quella relativa alla compensazione per la condivisione dei dati. Fino ad oggi, questi dati sono stati condivisi senza alcuna contropartita. Tuttavia, la nuova direttiva potrebbe prevedere un compenso, sebbene ci possano essere alcune precauzioni per le piccole e medie imprese.
L'introduzione della Psd3 rappresenta un passo importante verso un'era di maggiore trasparenza e inclusione finanziaria. Sebbene vi siano ancora molte incognite, e del resto la discussione per l'introduzione di queste norme sarà oggetto di discussa prima di essere approvata e applicata, e che è chiaro che si tratta di un passo avanti significativo verso una maggiore protezione dei dati dei consumatori e una maggiore uniformità delle regole finanziarie in tutta l'UE.
La redazione
Foto di Monstera
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