PRIMO SEMESTRE 2024: Tendenze e prospettive del settore immobiliare italiano nel 2024: compravendite, affitti e sostenibilità

Nel primo semestre del 2024, il mercato immobiliare italiano ha vissuto una fase di transizione e consolidamento, con dinamiche differenziate tra il comparto residenziale e quello commerciale.

Andamento delle compravendite e mercato residenziale
Le compravendite residenziali hanno mantenuto una solida domanda, ma in lieve calo rispetto al passato, con un livello complessivo previsto per il 2024 intorno alle 700.000 transazioni. Questo trend riflette la cautela degli acquirenti, condizionati dagli elevati tassi d'interesse sui mutui. Infatti, il calo del credito immobiliare ha impattato particolarmente gli acquisti supportati da mutuo, che rappresentano solo il 38,6% delle compravendite, contro il 51,9% del 2022. Parallelamente, i prezzi delle abitazioni nelle principali città italiane hanno mostrato una crescita moderata dell’1,9%, con un picco a Milano (+3,2%) e stabilità in altre aree.

Mercato delle locazioni
Il mercato degli affitti ha registrato una crescita significativa. La domanda di locazioni è spinta soprattutto da famiglie e lavoratori in trasferta, con contratti transitori e a canone concordato in aumento, soprattutto nelle città come Milano, dove la tipologia contrattuale a canone concordato è cresciuta al 40%【17†source】. Questa maggiore richiesta di affitti si traduce in tempi di locazione ridotti del 40% rispetto alla media pre-pandemia, segnalando un’accelerazione nel ricorso a soluzioni abitative a lungo termine.

Investimenti nel settore commerciale e uffici
Nel settore immobiliare commerciale, il primo semestre ha registrato un significativo aumento degli investimenti, che hanno raggiunto i 3,5 miliardi di euro, in crescita del 54% rispetto all'anno precedente. Milano si è confermata un punto di riferimento per gli investitori, con una forte domanda di immobili per uffici, sostenuta anche dalla stabilità dei canoni di locazione e da operazioni rilevanti, come quella nel quartiere di Porta Nuova.

Prospettive e sfide
Sebbene il mercato residenziale sembri ancora cautamente ottimista, la pressione dei costi energetici e delle nuove normative sull’efficienza energetica potrebbero influenzare le future scelte abitative. In particolare, la direttiva Case Green dell’UE pone una sfida significativa per la riqualificazione sostenibile degli edifici italiani, che richiederà un sostegno finanziario per adeguarsi agli standard ambientali. Nel complesso, gli indicatori economici del paese, come la crescita del PIL e il miglioramento dell’occupazione, suggeriscono che il settore immobiliare potrebbe mantenere una relativa stabilità, ma con una propensione sempre più marcata verso investimenti sostenibili e tecnologicamente avanzati.

Nel primo semestre del 2024, il mercato immobiliare italiano ha vissuto una fase di transizione e consolidamento, con dinamiche differenziate tra il comparto residenziale e quello commerciale.

Andamento delle compravendite e mercato residenziale
Le compravendite residenziali hanno mantenuto una solida domanda, ma in lieve calo rispetto al passato, con un livello complessivo previsto per il 2024 intorno alle 700.000 transazioni. Questo trend riflette la cautela degli acquirenti, condizionati dagli elevati tassi d'interesse sui mutui. Infatti, il calo del credito immobiliare ha impattato particolarmente gli acquisti supportati da mutuo, che rappresentano solo il 38,6% delle compravendite, contro il 51,9% del 2022. Parallelamente, i prezzi delle abitazioni nelle principali città italiane hanno mostrato una crescita moderata dell’1,9%, con un picco a Milano (+3,2%) e stabilità in altre aree.

Mercato delle locazioni
Il mercato degli affitti ha registrato una crescita significativa. La domanda di locazioni è spinta soprattutto da famiglie e lavoratori in trasferta, con contratti transitori e a canone concordato in aumento, soprattutto nelle città come Milano, dove la tipologia contrattuale a canone concordato è cresciuta al 40%. Questa maggiore richiesta di affitti si traduce in tempi di locazione ridotti del 40% rispetto alla media pre-pandemia, segnalando un’accelerazione nel ricorso a soluzioni abitative a lungo termine.

Investimenti nel settore commerciale e uffici
Nel settore immobiliare commerciale, il primo semestre ha registrato un significativo aumento degli investimenti, che hanno raggiunto i 3,5 miliardi di euro, in crescita del 54% rispetto all'anno precedente. Milano si è confermata un punto di riferimento per gli investitori, con una forte domanda di immobili per uffici, sostenuta anche dalla stabilità dei canoni di locazione e da operazioni rilevanti, come quella nel quartiere di Porta Nuova.

Prospettive e sfide
Sebbene il mercato residenziale sembri ancora cautamente ottimista, la pressione dei costi energetici e delle nuove normative sull’efficienza energetica potrebbero influenzare le future scelte abitative. In particolare, la direttiva Case Green dell’UE pone una sfida significativa per la riqualificazione sostenibile degli edifici italiani, che richiederà un sostegno finanziario per adeguarsi agli standard ambientali. Nel complesso, gli indicatori economici del paese, come la crescita del PIL e il miglioramento dell’occupazione, suggeriscono che il settore immobiliare potrebbe mantenere una relativa stabilità, ma con una propensione sempre più marcata verso investimenti sostenibili e tecnologicamente avanzati.

In sintesi, il mercato immobiliare italiano del primo semestre 2024 si mostra solido e in evoluzione, con una crescente differenziazione tra residenziale e commerciale. Le dinamiche future dipenderanno dalla capacità di adattarsi alle nuove sfide normative e dalle scelte della Banca Centrale Europea in materia di politica monetaria.

Valori immobiliari 2024: Secondo le informazioni più recenti ricavate da una analisi dei dati rilasciati da Immobiliare.it, a settembre 2024, il prezzo medio per gli immobili residenziali in vendita in Italia si attesta su 2.061 euro al metro quadro, registrando un aumento del 4,46% rispetto a settembre 2023, quando il prezzo medio era di 1.973 euro/m².

Questo valore ha raggiunto il suo massimo storico a giugno 2024, con 2.072 euro al metro quadro.

Le regioni più costose per gli acquisti sono il Trentino-Alto Adige, con un prezzo di 3.442 euro/m², e la Lombardia, a 2.489 euro/m². All'estremo opposto, la Calabria rimane la regione più economica, con 949 euro/m².

Per le locazioni, il costo medio è di 14,09 euro al metro quadro al mese, segnando una crescita del 10,25% rispetto all'anno precedente. La regione Valle d'Aosta guida il mercato degli affitti con il valore più alto, 20,44 euro/m² al mese, mentre l'Umbria risulta la più accessibile, con 7,3 euro/m² al mese.

 

LA REDAZIONE 

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