Il governo sembra essere in una situazione di stallo riguardo la regolamentazione degli affitti brevi. Dopo aver dato l'impressione di voler accelerare il processo trasformando il disegno di legge Santanché in un decreto legge d'urgenza, ora sembra che ci sarà una marcia indietro.
Il DDL propone una serie di nuove norme per gli affitti brevi, tra cui un periodo minimo di alloggio di due giorni e l'equiparazione delle locazioni brevi agli hotel in termini di norme igienico-sanitarie e antincendio. Inoltre, chi affitta più di tre appartamenti ai turisti avrà la qualifica di imprenditore.
Gianluca Caramanna, deputato di Fratelli d'Italia e riferimento per Federalberghi, ha recentemente confermato che il decreto legge sugli affitti brevi non è stato annullato e che il testo sarà pronto a breve. Tuttavia, sembra che ci siano state delle complicazioni. Il testo potrebbe subire un ulteriore rinvio a causa di dichiarazioni contrastanti da parte di vari membri del governo.
Matteo Salvini, ministro dei trasporti, ha sottolineato l'importanza della proprietà privata e la libertà di decidere come sfruttare il proprio immobile. D'altra parte, Tommaso Foti, deputato di FdI, ha espresso preoccupazione per la fretta con cui si sta cercando di approvare il decreto, sottolineando la necessità di riflettere attentamente su una materia così delicata.
Attualmente, sembra che il decreto non sarà presentato in Consiglio dei ministri come previsto, ma tornerà ad essere un disegno di legge, con tempi di approvazione più lunghi e minori possibilità di essere approvato in questo parlamento.
Il governo si trova in una posizione difficile, dovendo bilanciare le esigenze di diversi gruppi di interesse, dai proprietari di alberghi ai piccoli proprietari di immobili, e le pressioni esterne da parte di grandi piattaforme e sindaci di città metropolitane e turistiche.
In questo contesto, trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti sembra quasi impossibile. La proposta di legge del comitato Alta Tensione Abitativa, sostenuta da 12 sindaci, propone limitazioni più severe per chi affitta case in cui non risiede, ma nessuna per chi affitta una stanza nella propria casa.
La Redazione
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