La Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato un aumento dei tassi d'interesse, portando il tasso di riferimento al 4,50%. Questa decisione ha portato il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,50%, il tasso sui depositi al 4% (raggiungendo un massimo storico) e il tasso sui prestiti marginali al 4,75%.
Sebbene l'aumento potrebbe segnare la fine della stretta monetaria, la BCE ha lasciato aperta la possibilità di ulteriori rialzi. Il comunicato ufficiale della BCE suggerisce che l'aumento rappresenta un equilibrio tra diverse opinioni all'interno del Consiglio direttivo. La dichiarazione sottolinea che, sebbene i tassi attuali possano contribuire a riportare l'inflazione all'obiettivo, non vi è alcun impegno a mantenerli fermi. La BCE seguirà un approccio basato sui dati per determinare futuri aggiustamenti dei tassi.
Durante la discussione, la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha rivelato che, sebbene ci fosse un ampio consenso sull'analisi della situazione macroeconomica, alcuni membri avrebbero preferito attendere ulteriori dati sull'economia prima di prendere una decisione. Tuttavia, la decisione è stata presa con una "maggioranza solida".
La mossa inaspettata della BCE è stata motivata principalmente dalle nuove previsioni sull'inflazione. Per il 2023, l'inflazione è ora prevista al 5,6%, mentre per il 2024 si prevede un tasso del 3,2%. Entrambe le stime sono state riviste al rialzo rispetto alle proiezioni di giugno. Tuttavia, per il 2025, la BCE prevede un tasso d'inflazione del 2,1%, in linea con l'obiettivo.
In conclusione, la BCE ritiene che l'inflazione rimarrà "troppo alta, per troppo tempo", suggerendo che potrebbero essere necessarie ulteriori azioni per raggiungere l'obiettivo di inflazione.
*Fonte: Il Sole24ore*
La Redazione
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