Superbonus: Governo e banche alleati per sbloccare i crediti incagliati, ma a che prezzo?

L'Italia punta sulla collaborazione delle banche per risolvere il problema dei crediti incagliati del Superbonus, suscitando perplessità sulla soluzione proposta.

La questione dei crediti incagliati legati al Superbonus in Italia continua a tenere banco, con il governo che ha deciso di affidarsi alle banche per cercare di sbloccare la situazione. Ma questa scelta solleva interrogativi su quali siano realmente gli interessi in gioco e se affidarsi alle banche sia la soluzione più appropriata per risolvere un problema che riguarda migliaia di cittadini e imprese.

Il viceministro dell'Economia Maurizio Leo, in un'intervista rilasciata a margine di una cerimonia della Guardia di Finanza a Bergamo, ha espresso ottimismo sulla collaborazione delle banche: "Se le banche ci stanno dando, come spero, un aiuto, vediamo di sbloccare il tutto. Anche con gli altri emendamenti stiamo immettendoci sulla strada giusta". Tuttavia, è importante sottolineare che il problema dei crediti fiscali incagliati del Superbonus è stato definito dallo stesso Leo come "un problema che abbiamo ereditato - e lo stiamo risolvendo nel migliore dei modi".

La decisione di affidarsi alle banche per risolvere il problema dei crediti incagliati solleva però alcune criticità. In primo luogo, le banche stesse sembrano mostrare cautela nell'adottare le soluzioni proposte, come la possibilità di ricorrere agli F24 o la conversione dei crediti in Btp a 10 anni, in attesa di capire come si sbloccherà la partita in Parlamento.

Ma il coinvolgimento delle banche in una questione che riguarda lo Stato e i cittadini suscita dubbi sulla trasparenza e l'efficacia del processo di risoluzione dei crediti incagliati, mettendo in discussione l'equilibrio tra gli interessi pubblici e quelli privati. Difficile infatti pensare che l'intervento degli istituti di credito non si traduca in nuovi costi per i servizi resi, nei confronti di cittadini e imprese che potrebbero trovarsi ad accettare quasi tutto, pur di vedersi sbloccare crediti e lavori.

Non tutti i partiti politici appoggiano la scelta del governo di affidarsi alle banche per risolvere la questione. Il Movimento 5 Stelle (M5S), ad esempio, si dimostra critico sul provvedimento. Giuseppe Conte, esponente del M5S, afferma: "Con questo decreto si rompe un patto tra cittadini e Stato e non possiamo permetterlo", sottolineando che sullo sblocco dei crediti non vede "nulla di sostanziale".

La strada intrapresa sembra ancora lunga e tortuosa, e le soluzioni proposte, seppur ben intenzionate, potrebbero non essere sufficienti.

La redazione

Foto di Johannes Plenio

 

Voti 0
Inviami un'e-mail quando le persone lasciano commenti –

AgentiImmobiliari.org è la redazione digitale dei professionisti della mediazione immobiliare.
Contatta la redazione: agentiimmobiliariorg@notizieimmobiliare.eu - cell: 351 635 99 53.
Qui potrai trovare articoli interattivi scritti dai professionisti del real estate italiano, pensati per i consumatori con esigenze immobiliari e per i professionisti che vivono di immobili. Se non sai a chi rivolgerti per trovare un mediatore immobiliare abilitato nella tua zona, scrivici a: agentiimmobiliariorg@notizieimmobiliari.eu, ti segnaleremo l'elenco degli agenti abilitati sulla tua zona, nostri partner.

Per aggiungere dei commenti, devi essere membro di AgentiImmobiliari.org Social network!

Iscriviti a AgentiImmobiliari.org Social network