Sono stanco di sentire parlare di sudore, sacrificio e fatica come unici mezzi per ottenere risultati in ciò che ci appassiona, che sia lavoro, musica, arte, scrittura o ricerca.
Certo, l'impegno è un elemento comune a tutti i "successi", ma non deve essere sinonimo di sofferenza. Apprendere, lavorare, studiare, fare arte rappresentano prima di tutto opportunità, e l'opportunità è meravigliosa, è fonte di gioia.
Il sudore, il sacrificio e la fatica sono aspetti condivisi anche da coloro che vivono in condizioni di schiavitù, che non conosceranno mai il successo, ma solo la lotta per la sopravvivenza - e molti, purtroppo, non riescono a garantirsi nemmeno quella.
Ricordate di non essere masochisti! Evitiamo di romanticizzare la sofferenza e valorizziamo invece la gioia e la soddisfazione che derivano dall'impegno appassionato.
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