Oggi a essere demonizzati sono gli smartphone, i social network e le intelligenze artificiali.
Ma negli anni 40 immaginavano la stessa cosa per la diffusione della televisione e prima ancora per la diffusione della radio e per l'attenzione magnetica che il cinema aveva sulle persone.
A fine medioevo invece si è immaginato il disastro che avrebbe portato il libro stampato tanto facile da far circolare e con lui chissà quali orrende blasfemie, e immensamente prima di tutto questo si inorridiva al pensiero che la parola potesse essere imbrigliata dalla scrittura e fatta così viaggiare fuori dal controllo degli oratori.
Ogni generazione ha vissuto come normale quello che esisteva quando sono venute al mondo, e hanno ottusamente ostacolato quello che non comprendevano tra le cose che sono arrivate nel corso della loro vita.
E così oggi giorno vanno di moda immagini dove si rappresentano dei televisori lasciati spenti e utilizzati solo come tavolini su cui leggere un libro, oppure smartphone trasformati in manette che incatenano le nostre azioni, ma nessuno che si ricordi che il supporto non è mai stato un problema, il problema è cosa ci si mette dentro oppure chi ci mettiamo a selezionare cosa comunicare.
In ogni caso i vostri figli trovano normalissimi e giustissimi gli smartphone, i social network e le intelligenze artificiali, ma in futuro avranno paura d'altro se non gli insegniamo a riempire al meglio i loro supporti!
Luca Boscardelli
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